Pages

giovedì 28 febbraio 2013

PILLOLE INFORMATIVE SUL DNA


Che cos'è il DNA?
Il nostro genoma è lungo circa 3 miliardi di basi, un numero molto grande se pensiamo che il genoma di un batterio ha pochi milioni di basi, ma incredibilmente piccolo se lo confrontiamo con quello del fiore giapponese con il genoma più grande del mondo (150 miliardi di basi). Il motivo per cui alcune specie hanno genomi molto grandi e altre hanno genomi molto piccoli è ancora oggetto di discussione tra i ricercatori.

Chi ha scoperto la struttura del DNA?
Nel 1953 Rosalind Franklin, Maurice Wilkins, James Watson e Francis Crick presentarono sulla rivista Nature quello che oggi è accertato come il primo modello accurato della struttura del DNA.

Cosa sono i geni?
I geni sono segmenti di DNA che hanno una funzione specifica e ben determinata nella cellula. Se il DNA può essere visto come una lunga sequenza di lettere stampate su un libro, possiamo considerare i geni come le parole di senso compiuto. La cellula è in grado di riconoscere questi brevi tratti di DNA, e di tradurre in proteine l’informazione in essi contenuta. Ogni gene, infatti, contiene le istruzioni per fabbricare una particolare proteina, che avrà una determinata struttura e sarà in grado di svolgere particolari funzioni. I geni governano lo sviluppo di un essere umano e determinano, insieme agli stimoli ambientali, il suo funzionamento.

Che cos’è il genoma?
L’insieme di tutti i geni di un organismo (noi umani ne abbiamo circa 20mila) è chiamato “genoma”: possiamo immaginarlo come un grande manuale di istruzioni per realizzare un intero organismo. Da quando è stata completata la prima bozza del genoma umano nel 2001, la ricerca scientifica ha fatto nuove ed entusiasmanti scoperte, e oggi sappiamo molte cose sul modo in cui i nostri geni influenzano la nostra salute.

Quanto è grande il nostro genoma?
Il nostro genoma è lungo circa 3 miliardi di basi, un numero molto grande se pensiamo che il genoma di un batterio ha pochi milioni di basi, ma incredibilmente piccolo se lo confrontiamo con quello del fiore giapponese con il genoma più grande del mondo (150 miliardi di basi). Il motivo per cui alcune specie hanno genomi molto grandi e altre hanno genomi molto piccoli è ancora oggetto di discussione tra i ricercatori.

Cosa sono i cromosomi?
Nelle nostre cellule, il DNA si ripiega su se stesso per formare delle particolari strutture chiamate cromosomi. Nel caso della specie umana, i cromosomi sono 23 e ognuno di questi è presente in doppia copia, per un totale di 46 cromosomi. Tra tutte, una coppia di cromosomi è la più importante: sono i cromosomi sessuali X e Y, che distinguono maschi e femmine. Le femmine hanno due cromosomi X, i maschi un cromosoma X e un cromosoma Y. Se il genoma è un manuale di istruzioni, i cromosomi sono i suoi capitoli.

Quanto siamo diversi dalle altre specie?
Ogni specie vivente ha un numero di cromosomi differente. Gli uomini hanno 23 paia di cromosomi, le scimmie ne hanno 24 paia, le galline 39 paia, le mosche 4 paia, la banana 11 paia, il cane 36 paia, il gatto 38 paia, la rana 26 paia.

Quanto siamo diversi dalle altre specie?
Gli uomini e lo scimpanzé condividono il 98,5% del DNA, di pochissimo inferiore alla condivisione del DNA tra esseri umani del 99,9%!

Perché assomigliamo ai nostri genitori?
All’interno delle nostre cellule, i cromosomi sono presenti in due copie: una copia viene ereditata dal padre, l’altra dalla madre. E’ per questo che assomigliamo ai nostri genitori: condividiamo con ognuno di loro il 50% circa del nostro genoma. Questo significa anche che abbiamo due copie per ogni gene, un aspetto da tenere ben presente quando parliamo di varianti genetiche.

Cosa si intende per variante genetica?
Tutti gli esseri umani sono molto simili tra loro da un punto di vista genetico, ma non sono completamente identici (soltanto i gemelli monozigoti lo sono). Se prendessimo due persone a caso e leggessimo la sequenza di A, C, G e T che compone i rispettivi genomi, ci accorgeremmo che le due sequenze sono identiche per il 99,9%. Il restante 0,1% è dovuto a piccole differenze che ci rendono unici e irripetibili, da queste variazioni dipendono infatti molti tratti del nostro aspetto fisico: capelli ricci o lisci, mori o biondi, il modo in cui assimiliamo le sostanze nutritive, metabolizziamo i farmaci e tanto altro ancora. Le varianti genetiche possono presentarsi in varie forme: inserimenti o eliminazioni di brevi sequenze di DNA, duplicazioni o rimozioni di interi geni, o ancora – la più studiata – sostituzioni di una singola lettera con un’altra (SNP). In alcuni casi, queste variazioni possono produrre un effetto notevole sull’organismo, dando origine ad esempio a delle proteine non funzionanti, oppure alterando la quantità di proteina prodotta. La variabilità genetica insita negli esseri umani è la base su cui si fonda la nuova medicina (preventiva, predittiva e personalizzata.

Perché l’ananalisi genetica è rivoluzionaria?
Nonostante la maggior parte del nostro genoma (DNA) sia identica, vi sono delle piccole differenze di sequenza che, insieme all'influenza ambientale (educazione, stili di vita, eventi intercorrenti), concorrono a determinare quell'individualità che è caratteristica dei diversi esseri umani.
Gran parte della variabilità del genoma dei diversi individui è riconducibile agli SNP, cioè la sostituzione di una lettera con un’altra: ad esempio la presenza di una G invece che una T, o una G al posto di una A. Fortunatamente, la maggior parte dei 10 milioni di possibili variazioni non cambia in maniera sostanziale una proteina, ma ne modifica in modo sottile la funzione, o ne altera i livelli di espressione. La genotipizzazione (genotyping) è la procedura che permette di determinare gli SNPs di un determinato individuo. Con questa analisi è possibile individuare le nostre caratteristiche genetiche più importanti, quelle che possono influire sulla nostra salute, e mettere a punto delle cure e delle strategie di prevenzione personalizzate sul nostro particolare profilo genetico.






mercoledì 27 febbraio 2013

"CONOSCERSI MEGLIO" OGGI SI PUO'

IL TUO DNA E' IL MANUALE DI ISTRUZIONI SUL FUNZIONAMENTO DEL TUO ORGANISMO. CON IL TEST SUL DNA PUOI IMPARARE A LEGGERLO E SCOPRIRE MOLTO SULLA TUA SALUTE.


Perché alcune persone pur mangiando tanto non ingrassano?
Perché alcune persone possono mangiare cibi come il latte e alcuni cereali e altre no?
Perché alcune persone possono consumare zucchero senza innalzare il livello della glicemia?
Perchè alcune persone fanno tanto esercizio fisico e non riescono a dimagrire?
Perche alcune persone sono predisposte più di altre allo sviluppo di alcune patologie come la celiachia, l'osteoporosi, il diabete, artriti. allergie, asma, malattie cardiovascolari?

Parte delle risposte a queste importanti domande sono scritte nel tuo DNA.
Il DNA che costituisce i nostri geni, è ciò che ci caratterizza e ci rende unici. Anche se il DNA di due persone qualunque è identico al 99,9%, lo a,1% restante (detto le varianti dei geni) le distingue ed è sufficiente per determinare differenze nel funzionamento dell'organismo e nell'aspetto fisico.

I progressi nella ricerca scientifica consentono oggi di possedere un'approfondita conoscenza del DNA e del ruolo che esso ricopre nel rapporto tra ALIMENTAZIONE (metabolismo), STILE DI VITA E STATO DI SALUTE. Grazie a questi progressi, oggi puoi comprendere meglio come l'alimentazione e lo stile di vita, interagendo con il tuo DNA, influiscono sulla tua salute. Essere consapevole di tutto questo ti consente di adottare efficaci azioni di prevenzione.

E' importante sapere che il tuo stato di salute è condizionato da molti fattori. Un ruolo determinante è ricoperto dall'alimentazione e dallo stile di vite che conduci (attività fisica, lavoro, ecc.). Un alimentazione e uno stile di vita identici per due individui diversi, hanno conseguenze profondamente diferent sul loro stato di salute e questo proprio a causa delle differenze del loro DNA. L'analisi genetica fornisce preziose informazioni che prima non era possibile avere.


CHE COS'E' E A COSA SERVE UN TEST GENETICO

Un test genetico è un esame del DNA, eseguito analizzando un campione di saliva che ricerca la presenza di quelle varianti nei tuoi geni responsabili del tuo stato di salute.


Serve per conoscere:

  • La capacità del tuo organismo di assimilare sostanze nutritive e rispondere al tuostile di vita;
  • La predisposizione dell'organismo a sviluppare patologie, quali celiachia, diabete, malattie cardiovascolari, osteoporosi, asma, allergie, ecc.;
  • La capacità del tuo organismo di assimilare i principi attivi di integratori e fermaci
Con il vantaggio di poter:
  • Migliorare il stato di salute
  • Prevenire patologie e disturbi
  • Assumere i farmaci e gli integratori più adeguati.
Un test genetico fornisce a te, al tuo medico curante o al tuo specialista un potente strumento di analisi per il mantenimento o il miglioramento della tua salute, grazie a soluzioni personalizzate più efficaci e con minor rischio di controindicazioni.

Fare il test è importante perchè 9 celiaci su 10 non sanno di esserlo e, non prendendo alcuna precauzione rischiano gravi conseguenze per la salute.


A CHI SERVE UN TEST GENETICO

I test genetici sono utili a tutti coloro che credono che la salute sia un bene prezioso da proteggere e conservare il più a lungo possibile e che, per raggiungere questo scopo, non intendono privarsi delle nuove conoscenze che ci offre la ricerca scientifica.

I test genetici servono a tutti....
  • A chi vuole migliorare il proprio stato di salute.
  • A chi vuole mantenersi in salute nel tempo
  • A chi desidera individuare l'alimentazione ottimale e una dieta corretta
  • A chi vuole ottimizzare l'assunzione di integratori e fermaci
Molte persone provano diete diverse senza mai raggiungere o mantenere il peso forma. Un test genetico può essere utile perché integra le tradizionali anali peso/altezza/età (utilizzate dal nutrizionista) con informazioni sul proprio corredo genetico e aiuta così ad ottenere risultati personalizzati più efficaci e duraturi.

Molte persone potrebbero risolvere gran parte dei propri problemi di salute impostando una corretta alimentazione. Le diete non servono solo per dimagrire (anche se un peso forma è una prima indicazione per una vita sana ed equilibrata).

Un'alimentazione corretta, in linea con la propria struttura genetica, è una condizione essenziale per la propria salute. L'alimentazione che conduciamo è in grado di fornire informazioni ai nostri geni con importanti ricadute sul nostro benessere. E' poco prudente quindi sottostimare l'effetto della nutrizione sulla nostra salute.

Mettereste mai della sabbia nel serbatoio della vostra automobile? Certamente no. Eppure molti di nopi fanno inconsapevolmente qualcosa di simile ogni giorno, con una macchina assai preziosa e delicata: il nostro organismo.

Il cibo non è solo uno strumento per fornire calorie ed energia, ma è anche uno dei fattori fondamentali in grado di regolare il patrimonio genetico stimolando i geni positivi e frenando quelli pericolosi per il nostro benessere.

Molte famiglie presentano casi di patologie ereditarie. Un test genetico può essere un ulteriore strumento di analisi che consente di adottare strategie di prevenzione.



SE SEI INTERESSATO A FARE UN TEST SUL DNA TI CONSIGLIO  IL TEST DNA-SOLUTIONS, un sistema non invasivo economico per conoscere il tuo patrimonio genetico. Lo puoi trovare  qui:



CASI DI SUCCESSO


NOVAK DJOKOVIC, DAL TEST PER LA CELIACHIA AL PRIMATO. Da quando ha scoperto di essere celiaco, Novak Djokovic ha eliminato pasta e pane dal menù, inserendo pollo e sushi. Da allora è diventato uno dei tennisti più forti al mondo. (La Gazzetta dello Sport, 2011).

LE ABITUDINI ALIMENTARI SI TRASMETTONO AI FIGLI. Le tracce di quello che mangiamo rimangono impresse nel nostro DNA e possono essere trasmesse ai figli. Da una ricerca della Harvard Medical School pubblicata sull'American Journal of Nutrition, è emerso che le donne che durante la gravidanza avevano assunto un elevato quantitativo di Omega 3 (i grassi "buoni") avevano figli normopeso; i figli delle mamme che avevano optato per una dieta povera di Omega 3 avevano una probabilità da due a quattro volte più alta di sviluppare l'obesità all'età di tre anni. (Airone dicembre 2001 dossier Salute)

UN TEST DEL DNA PREVEDE IL SUCCESSO DELLA DIETA. Una ricerca dell'Università di Standford, diretta dal professor  Christopher Gardner e descritta  dal "Wall Street Journal", indica che, a volte, l'incapacità di perder peso potrebbe essere dovuta a problemi genetici. Con il test giusto però, è possibile trovare la strada corretta per dimagrire. Lo studio è stato presentato in occasione del convegno annuale dell'American Heart Association. La ricerca è stata condotta su 141 donne in sovrappeso. Dopo un anno, le signore che avevano seguito il regime alimentare più appropriato al loro DNA avevano perso il 5,3% del loro peso iniziale rispetto al 2,3% delle altre. ("Genes Point to Best Ciets", The Wall Street Journal, 4 marzo 2010)

LA COMMISSIONE EUROPEA FINANZIA LA RICERCA SUI TEST GENETICI. La Commissione Europea ha finanziato con 1,5 milioni di euro il progetto Eurogene, coordinato dal Dott. Keith Grimaldi, che studierà l'implementazione dei servizi innovativi per la salute e l'integrazione con informazioni genetiche. Il progetto ha visto la collaborazione dell'Università di Atene e della società di personal genomics Sciona, e si è avvalso dell'appoggio di una clinica italiana, una spagnola ed una tedesca. (PRNewswire 2008).

I SUCCESSI DELLA NUTRIGENETICA: LA DIETA SU MISURA FUNZIONA. Su un campione di 93 pazienti suddivisi in due gruppi, dopo 300 giorni dall'inizio della dieta, le persone che avevano seguito indicazioni nutrizionali personalizzate sul profilo genetico hanno ottenuto i migliori risultati, sia sotto l'aspetto del peso sia sotto quello della glicemia. Questo lavoro ha dimostrato che l'utilizzo delle informazioni genetiche può aiutare chi è sovrappeso a raggiungere e a mantenere per più tempo il proprio peso forma. Permette inoltre di conseguire uno stato di benessere maggiore, perché la dieta personalizzata interviene direttamente anche sulla prevenzione di diverse malattie. Infine è stato osservato che, oltre a conservare più a lungo un peso ottimale, i pazienti del gruppo nutrigenetico a rischio diabete avevano drasticamente diminuito il livello di glucosio nel sangue. (Arkadianos I et al "Improved weight management using genetic information to personalize a calorie controlled diet" Nutrition journal 2007).

TEST GENETICO CONTRO L'OSTEOPOROSI. Grazie al test genetico, ho scoperto di avere un rischio maggiore di osteoporosi. Ho seguito i consigli che mi sono stati dati in base al risultato del test, cambiando alimentazione e stile di vita, e oggi dopo due mesi sono dimagrita e mi sento piena di energia. Persino la mia psoriasi è scomparsa. (Kelly Ratford, Grazia uk 2005)

TEST GENETICI CONTRO LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI. Il test genetico ha rivelato per me un rischio più elevato di malattie cardiovascolari rispetto alla media. Sono le stesse di cui soffrono i miei genitori e quindi sapevo di essere a rischio, ma vederlo scritto su un pezzo di carta mi ha motivata a cambiare stile di vita, a fare più attività fisica e a trovare più tempo per me stessa. Sono passati due mesi da quando ho fatto il test, ho perso cinque chili e ora mi sento benissimo. (Kelly Ratford, Grazia uk 2005)

mercoledì 20 febbraio 2013

IL SOVRAPPESO




Nel nostro paese, come in tutto il mondo occidentale (con maggior incidenza nel nord America e nella Gran Bretagna), il problema del peso corporeo, inteso come sovrappeso, interessa un numero sempre maggiore di individui. 

Secondo le ultime stime si calcola che nel mondo il numero degli obesi abbia raggiunto l’incredibile numero del miliardo: in Italia solo il 53% della popolazione può rientrare nella fascia dei "normopeso". La causa di questa situazione è duplice: da una parte c’è una sempre maggiore disponibilità di alimenti, dall’altra uno stile di vita sempre più sedentario. Fra le varie formule che meglio identificano il concetto di normopeso, sottopeso e sovrappeso proposte, la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) adotta un nomogramma che si basa sull’Indice di Massa Corporea o Body Mass Index (BMI): Peso (kg)/Altezza al quadrato (metri). I valori dell’indice di massa corporea (BMI) indicativi del peso ottimale, del sovrappeso e dell’obesità di medio e alto grado sono riportati in tabella.



l sovrappeso o peggio l’obesità è correlata con numerose malattie degenerative quali diabete, ipertensione arteriosa, ischemia miocardica, insufficienza cardiaca, colecistopatia, nefropatie e danni osteoarticolari, in particolare a carico della colonna vertebrale e del piede. Di conseguenza, negli individui obesi la speranza di vita è significativamente ridotta.

La rimozione del grasso dal nostro corpo avviene in due modi: mangiando meno, oppure muovendosi molto; quindi per controllare il peso è essenziale che vi sia un corretto bilancio energetico, mentre per perdere peso questo bilancio deve essere negativo, intendendo con ciò una situazione in cui il dispendio supera l’apporto delle calorie.

Il mezzo più efficace per ottenere un deficit calorico è rappresentato da una giusta combinazione di dieta (ridotte entrate caloriche) ed esercizio (aumento delle uscite caloriche), facendo attenzione che il deficit non superi le 1000/1200 kcal al giorno e controllando che la dieta sia ben bilanciata, con un adeguato apporto di carboidrati, grassi, proteine, vitamine, sali minerali e acqua. In questo modo si evita il rischio che la perdita di peso coinvolga il tessuto muscolare piuttosto che il tessuto adiposo. 

Le diete devono quindi assicurare non solo una riduzione delle calorie ingerite ma anche un apporto bilanciato dei macronutrienti e dei micronutrienti: vitamine idrosolubili, vitamine liposolubili, fibre e sali minerali, cosa assai difficile senza ricorrere ad alimenti appositamente formulati. Questo principio è importantissimo: la "fame di carboidrati" è comandata dal ciclo degli zuccheri che si sviluppa nel sangue. Generalmente a noi spetta una "scelta pilotata": quali cibi ricchi di carboidrati mangiare: dolci o salati, la pizzetta oppure i biscotti, ecc. ecc. 

SCOPRI GLI INNOVATIVI PRODOTTI DI DNA-SOLUTIONS




mercoledì 29 agosto 2012

COMUNICAZIONE CELLULARE


Il corpo umano è composto da circa 75 trilioni di cellule. Come fanno queste cellule a comunicare fra di loro?

 Due tipi di segnali fisiologici:
1.   Elettrici = alterazioni del potenziale di membrana delle cellule
2.   Chimici = molecole secrete nel fluido extracellulare (maggior parte dei casi)

Cellule bersaglio = le cellule che ricevono e rispondono ai segnali

Tre metodi di comunicazioni cellulari:
1.   Trasferimento diretto di segnali elettrici o chimici dal citoplasma di una cellula a quello di un’altra attraverso giunzioni comunicanti (“gap junctions”)
2.   Comunicazione mediante diffusione passiva di sostanze chimiche (a corto raggio)
3.    Comunicazione a lunga distanza mediante segnali elettrici (cellule nervose) o segnali chimici (attraverso il sangue)

Giunzioni comunicanti: “gap junctions”




Le giunzioni comunicanti costituiscono un passaggio aperto attraverso il quale gli ioni e le piccole molecole possono direttamente passare da una cellula all'altra.
All’altezza di queste giunzioni le membrane plasmatiche delle due cellule adiacenti sono separate da uno spazio molto regolare di 2-3 nm. (“gap”: indica questa separazione regolare).
Gli ioni e le piccole molecole come gli aminoacidi e ATP possono passare direttamente da una cellula all’altra.
Le molecole di dimensioni superiori sono escluse.
Le giunzioni comunicanti rappresentano l’UNICO modo tramite il quale i segnali possono passare direttamente da una cellula all’altra.





Le giunzioni comunicanti (“gap”) viste al microscopio elettronico. Fotografie prese al microscopio elettronico di (A) sezione sottile e (B) di crio-decapaggio di una grande e di una piccola giunzione “gap” fra fibroblasti in coltura. In (B) ogni giunzione “gap” appare come un aggregato di particelle intramembranose omogene associate esclusivamente con la faccia citoplasmatica di frattura (P) della membrana plasmatica. Ogni particella intramembranosa corrisponde ad un connessone.




Cellule muscolari cardiache: Mediante le grandi giunzioni “gap” (dette nexus, N), le cellule del cuore comunicano elettricamente (ionicamente), la contrazione si propaga da una cellula alla seguente, e il battito può essere sincrono.






RECETTORI PER LE MOLECOLE DI SEGNALAMENTO

Hanno due funzioni:
1.  Si legano ai ligandi (molecole di segnalamento)
2.  Traducono il messaggio della  molecola di segnalamento in un a risposta cellulare

Molecole di segnalamento lipofiliche
·       Diffondono attraverso il doppio strato lipidico delle membrane cellulari e si legano a recettori sia nel citoplasma che nel nucleo.
·       Solitamente l’attivazione di un recettore accende un gene e porta il nucleo a produrre un nuovo mRNA
·       Il nuovo mRNA a sua volta funge da stampo per la sintesi di nuove proteine
·       Processi relativamente lenti (richiedono diverse ore o di più)

Molecole di segnalamento lipofobiche
·       Non potendo entrare nelle cellule si legano a recettori sulla membrana cellulare delle cellule bersaglio
·       Il tempo di risposta è rapido (millisecondi a secondi).

Recettori di membrana
·       Canali ionici a controllo di ligando: l’arrivo del segnale apre o chiude il canale (l’aumento o diminuzione della permeabilità ad ioni quali il Na+, K+ o Cl- provoca una alterazione del potenziale di membrana)
·       Integrine legate al citoscheletro
·       Recettori con attività enzimatica
·       Recettori accoppiati a proteine-G con sette domini che attraversano la membrana

Saluti

Le patalogie dell'occhio


Oggi voglio portare alla vostra attenzione due patologie che riguardano l'occhio e che sono causate da un forte stress ossidativo.

L'occhio, a causa della sua particolare struttura anatomica e del suo continuo contatto con l'ambiente esterno, rappresenta uno degli organi che più frequentemente subisce gli insulti esercitati dai radicali liberi.

In particolare facciamo riferimento a due patologie importanti che sono rappresentate dalla Cataratta e dalla Degenerazione Maculare Senile.

Quali sono le cause che possono determinare l'insorgere di queste due patologie?



1- la continua esposizione alla radiazione visibile con conseguente produzione di forme reattive dell'ossigeno (reazione fotochimica);

2- la presenza di perossido di idrogeno a livello dell'umor acqueo;

3- la maggiore concentrazione di ossigeno presente a livello retinico come conseguenza dell'elevato flusso ematico che caratterizza questa struttura;

4- l'iperaccumulo di lipofuscina a livello dell'epitelio pigmentato retinico in grado di svolgere azione fotosensibilizzante.

Altre cause possibili dell'insorgere della Cataratta:



Anche se si tratta di una patologia tipica della senescenza, può interessare anche età meno avanzate, ma in questi casi si tratta di cataratta legata a fattori secondari (diabete, fenomeni infiammatori, cause iatrogene e congenite).


Altre cause possibili della Degenerazione Maculare:

Le cause della malattia sembrano essere genetiche e legate all'ambiente. Il fumo è considerato un fattore di rischio grave, dose dipendente, mentre meno chiare e poco consistenti sono correlazioni con esposizione alla luce solare, ipertensione, obesità, chirurgia della cataratta.



Numerosi studi scientifici hanno ampiamente dimostrato sia con analisi epidemiologiche di tipo osservazionale sia con studi in vitro, che queste condizioni rappresentano un substrato ottimale affinchè i radicali liberi possano determinare l'insorgenza o la progressione di cataratta e degenerazione maculare senile.

La comparsa di processi flogistici a carico dell'occhio o l'esposizione a radiazioni di vario tipo o ad agenti chimici possono essere direttamente responsabili del notevole aumento della fisiologica concentrazione di perossido di idrogeno a livello corneale con conseguente incremento di specie reattive dell'ossigeno responsabili di azione ossidativa della cornea.

L'azione ossidativa esercitata dai radicali liberi a livello corneale si estrinseca con la comparsa di alterazioni strutturali e funzionali a carico sia dell'epitelio sia dello stroma corneale associati a processi apoptosici che vedono come protagonisti i cheratociti e i fibroblasti stromali.

Abbiamo prima detto che una delle condizioni favorenti l'azione lesiva dei radicali liberi a livello oculare è rappresentato dall'accumulo di lipofuscina nell'epitelio pigmentato retinico.

A tal proposito è stato dimostrato che l'iperaccumulo di questa sostanza si verifica in seguito a processi di perossidazione lipidica dovuti a fenomeni di autossidazione o a continua esposizione a radicali liberi che si vengono a produrre come risultato della protratta esposizione dell'occhio alla luce visibile e all'alta pressione di ossigeno.

Altro meccanismo importante potenzialmente responsabile dell'insorgenza o della progressione della degenerazione maculare è quello della fotoattivazione di precursori dell'emoglobina presenti nel sangue con conseguente produzione di radicali liberi in grado di danneggiare le cellule dell'epitelio pigmentato retinico e la lamina di Bruch.

Da quanto detto, appare evidente il ruolo importante dello stress ossidativo nell'insorgenza di alterazioni strutturali e funzionali oculari responsabili di patologie in grado di compromettere in modo serio la qualità di vita di coloro che ne sono afflitti.

Ai fini preventivi e terapeutici risulta quindi importante eseguire un'attenta valutazione dello stress ossidativo, oggi resa possibile attraverso l'esecuzione di indagini bio-umorali specifiche.



Tour ASEA

Settembre 2012

07 Settembre - Venerdì - TORINO ore 20:30
Hotel & Residence Torino Centro
Corso Inghilterra 22 – 10138 Torino
Resp. Giorgio 3452447384 - Fabrizio: 3490804250

08 Settembre - Sabato - MILANO ore 9.00
The Hub Hotel
Via Privata Polonia, 10 20157 Milano
            02 7862 7000      
Resp. Berello Davide : 3288562074
Cinzia Pirovano : 3356344317

10 Settembre - Lunedì- ROMA ore 20:30
Hotel Capannelle
Via Siderno 37 - 00178 Roma
tel +39 06 710600
Resp. Anthony : 3338691004 - Ciro: 3927175795

10 Settembre – Lunedì . SPAGNA - ore 20.40
Hotel Principal
Junta de Comerc 8/12
08100Barcelona
Resp. Berello - 3288562074

11 Settembre – Martedì – FRANCIA ore 20.30
DA DEFINIRE
Nizza
Resp. Berello – 3288562074 – Najet - Katia

12 Settembre - Mercoledì – GENOVA ore 20:30
Novotel Genova Ovest
Via Antonio Cantore 8 – 16126 Genova
Resp. Contini 3420538464 - Antonietta: 3203855882

14 Settembre - Venerdì - BRINDISI ore 20.30
Hotel Sierra Silvana 
Via Don Bartolo Boggia 5
72010 Selva di Fasano (Brindisi)
Resp.: Piero Martino - 3388119975

15 Settembre - Sabato – LUCCA ore 20:30
Hotel Giunigi
Via Romana 1247
55100 LUCCA
Resp. Maurizio Biasci: 3939330436

16 Settembre - Domenica - CATANIA ore 20:30
DA DEFINIRE
Resp. Maurizio Biasci: 3939330436

17 Settembre - Lunedì - SALERNO ore 20:30
San Severino Park Hotel & spa
Via Bagnara - Uscita Autostrada A30
Mercato San Severino
Resp. Raffaella Corrado : 3474090325

venerdì 9 marzo 2012

ASEA Italia Momentum


ASEA Italia Momentum
 Justin Wilson, direttore senior della divisione vendite, questo mese girerà 13 città italiane per presentare ai nostri nuovi associati i Meeting ASEA Momentum. Questi incontri sono stati concepiti per preparare e motivare, in altre parole, per realizzare i tuoi sogni di business.
Justin aprirà ogni meeting con una breve presentazione del prodotto e delle nuove opportunità, perciò porta con te i tuoi potenziali clienti! L'appuntamento prevederà un training che ti aiuterà a portare la tua attività ad un più alto livello.

Clicca qui per conoscere ASEA

Calendar TOUR ITALYMarch 2012
19 Marzo - Lunedì - TREVISO ore 20:30
Hotel BHR
Via Postumia Castellana 2, Quinto di Treviso
Resp. Gottardo Fausto: 3921794804
20 Marzo - Martedì - GENOVA ore 20:30
Idea Hotel
Via Romairone 14, Genova Bolzaneot
Resp. Giordano: 3355458979 - Massimo: 3351613230
21 Marzo - Mercoledì - TORINO ore 20:30
Best Western Hotel City
Via Filippo Juvarra 25,Torino
Resp. Giorgio Scaglia: 3452447384
22 Marzo - Giovedì - MILANO ore 20:30
The Hub Hotel
Via Privata Polonia 10, Milano
(Tangenziale Ovest - A4/A8 V.le Certosa)
Resp. Giorgio: 3452447384 - Cinzia: 3356344317
23 Marzo - Venerdì - BRESCIA ore 20:30
Hotel Fiera
Via Orzinuovi 135 - 139R, Brescia
Resp. Tommasoni 3474468583 - Vittorio: 3927475223
24 Marzo - Sabato - TRENTO ore 20:30
Circoscrizione Oltrefersina
Via La Clarina 2/1, Trento
Resp. Vittorio Facchinetti: 3927475223
25 Marzo - Domenica - VERONA ore 17:30
Hotel Saccardi - Quadrante Europa
Via Viro Ferrari, Caselle di Sommacampagna (VR)
(accesso anche dall'area di servizio A4 direzione MI)
Resp.: Cosimo Tremigliozzi - 3382446748 - eventi@cosimo.in
26 Marzo - Lunedì - RIMINI ore 20:30
Holiday Inn
Viale Vespucci 16, Rimini
Resp. Vincenzo: 3393346678 - Roberto: 3355845369
27 Marzo - Martedì - LUCCA ore 20:30
Grand Hotel Guinigi
Via Romana n. 1247, Lucca
Resp. Maurizio Biasci: 3939330436
28 Marzo - Mercoledì - ROMA ore 20:30
Hotel "Il Piccolo Borgo"
Via Delle Capannelle 134, roma
Resp. Ciro: 3927175795 - Antony: 3338691004
29 Marzo - Giovedì - CASERTA ore 20:30
Novotel Caserta Sud
S.S. 87 Sannitica Km 22.600, Capodrise (Caserta)
Resp. Pasquale Sangiorgio - 3295643941
30 Marzo - Venerdì - SALERNO ore 20:30
Best Western Hotel Dei Principati
Via S. Allende, Varonissi, Fisciano (SA)
Resp. 3474090325
31 Marzo - Sabato - LECCE ore 20:30
Gran Hotel Tiziano
Viale Porta d'Europa, Lecce - 0832272857
Resp. Piero Martino - 3388119975 - info@pieromartino.it